Progetti
Approdo turistico nella Marina di Talamone
Torna all'archiviol lavori consistono nella costruzione del bacino a Nord dell’antemurale attualmente in fase di ampliamento, compreso tra il nuovo molo sottoflutto e la costa a Ovest, in località Talamone, nel Comune di Orbetello, per realizzare un approdo turistico all’interno della portualità di Talamone, ove rimarranno in essere le strutture portuali e le concessioni esistenti nella parte Sud del bacino portuale. La struttura dell’Approdo Turistico “PORTO MARINA DI TALAMONE”, sarà completo di tutte le infrastrutture, anche stradali ed edili, a servizio dell’approdo e di tutte le opere che lo possano rendere fruibile anche ai visitatori non necessariamente in possesso di una imbarcazione.
Le caratteristiche dell’impianto portuale sono quelle di un approdo turistico per imbarcazioni a prevalente stazionamento, di dimensioni da metri 10 a metri 40 di lunghezza.
La principale finalità dell’intervento è quella di realizzare l’ampliamento già previsto anche nei piani regionali; di dotare l’approdo dei servizi e degli standard nautici e urbanistici di legge oggi non rispettati o assenti; di completare le opere a mare e a terra con il minimo impatto sull’ambiente, valorizzando ed esaltando le caratteristiche di sito portuale e turistico immerso nel verde.
Infine, con la sistemazione e l’adeguamento del nuovo bacino dell’approdo turistico, si potrà realizzare anche la sistemazione del Canale di bonifica, con il restauro e l’attrezzatura delle sponde, la disposizione dei natanti e delle imbarcazioni a favore di corrente, con la conseguente eliminazione del pericoloso attuale ostacolo al deflusso delle acque interne in caso di eventi metereologici importanti.
La realizzazione di una grande struttura di parcheggio, peraltro prevista dal vigente P.R.G., risulterebbe di grande interesse anche per l’abitato di Talamone, che nella stagione estiva soffre per la carenza di posti auto, soprattutto nelle ore serali dei giorni festivi.
In particolare la progettazione marittima si è posta l’obiettivo di minimizzare l’impatto visivo da terra del nuovo molo sottoflutto riducendone l’altezza rispetto al livello medio mare fino al limite consentito dalle altezze dei treni d’onda incidenti.
Con lo studio di rifrazione d’onda eseguito adottando una tipologia di opera non riflettente, si è potuto contenere l’altezza del molo sottoflutto ad appena + 1,30 m sul livello medio mare.
Considerato che la direzione della traversia principale è risultata da Sud-Sud Ovest, tale obiettivo è stato raggiunto realizzando in prossimità dell’accesso portuale una scogliera frangiflutti orientata in direzione ortogonale Est-Ovest pressoché parallela al molo sopraflutto esistente, capace di assorbire la rifrazione d’onda che si genera attorno al molo esistente, come risulta dalle tavole della modellistica applicata.
Nel complesso è risultato uno specchio acqueo molto ridossato capace di accogliere 593 imbarcazioni, anche di grande lunghezza, protetto da un’opera visivamente modesta ma efficace.