Progetti
Marina di Cala dell'acqua
Torna all'archivioIl progetto si colloca a nord-ovest dell’isola e prevede la realizzazione di un porto turistico in prossimità di una cava dismessa per l’estrazione della bentonite.Il progetto è stato ottimizzato per sfruttare al meglio la conformazione dei luoghi che consentono un riparo sicuro da ogni condizione meteomarina, evidenziandone le caratteristiche di porto naturale.
La scelta progettuale è stata indirizzata dall’esigenza di incidere con il minor impatto possibile sull’ambiente naturale e marino considerato di grande pregio ambientale.
Il molo di sopraflutto rappresenta il proseguimento da Sud a Nord del promontorio di Punta Corte e racchiude la piccola cala al suo interno, mentre il sottoflutto parte dal promontorio di Punta Papa e si sviluppa per 100 m verso Punta Corte, si è tentato di limitare le realizzazioni di banchinamento e piazzali, andando a sfruttare per la realizzazione delle infrastrutture di servizio ed impiantistiche l’area della ex banchina di caricamento della Samip, che fortemente degradata aveva già compromesso la linea di costa naturale.
Da un punto di vista ambientale l’area di collocazione del nuovo porto presenta un duplice aspetto, dal lato di Punta Papa, sotto l’omonimo forte cinquecentesco, la collina e tutto il pendio fino alla linea di costa è ingombro di vecchi edifici industriali dell’ex cava di bentonite della SAMIP, abbandonata nel 1972, ed in totale stato di degrado ambientale, dall’altro verso Punta Corte, la scogliera, benché ripida, non ha banchi di bentonite in vista e si presenta in uno stato naturale di pregevole valore ambientale sia nella parete che nel fondale prospiciente. Il progetto interpretando questa duplice “vocazione” dei due lati della stessa cala prevede un banchinamento di terra dal lato di punta Papa e fino alla cavea della miniera, ricavando una area idonea per la collocazione dei necessari servizi alla funzionalità del porto e della nautica in generale. Mentre il lato opposto verso Punta Corte ed intorno allo Scoglio della Cantina è prevista la collocazione di pontili galleggianti distaccati dal profilo della scogliera nel pieno rispetto del valore ambientale della scogliera stessa.
Il progetto del porto intende essere profondamente innovativo poiché si propone in modo autosufficiente rispetto ai fabbisogni energetici e idrici dell’intera opera. In testata del molo sottoflutto sono previsti infatti gli impianti di dissalazione e potabilizzazione dell’acqua di mare costituiti da due gruppi da 500 m3/h ciascuno funzionanti ad osmosi inversa che trattano l’acqua di mare proveniente dalle opere di presa situate sul molo di sopraflutto e forniscono acqua potabile a tutte le imbarcazioni del porto, ai servizi .Nella parte di parcheggio a terra e sul molo di sopraflutto, nella cavea dell’ex miniera SAMIP, è prevista l’installazione di una pensilina di copertura con pannelli solari fotovoltaici per una potenza complessiva di 250 Kw, sufficiente al fabbisogno energetico del porto e del nuovo edificato.
La diga foranea di sopraflutto è realizzata con cassoni di due tipi, il più piccolo (2 unità) viene utilizzato solo nella sezione alla radice del molo su bassi fondali, mentre quello più grande viene utilizzato per tutta la restante estensione del molo. Per quanto attiene al molo sottoflutto, questo è caratterizzato da due diversi fronti-mare, quello prospiciente la testata del molo sopraflutto che riceve le onde diffratte della testata stessa e che ha una mantellata di massi del peso singolo compreso tra 1 e 3 t disposti sulla pendenza 1:1 fino alla quota di sommità di 3,00 m e quello del tratto verso la baia antistante sotto il promontorio di Punta del Papa, che riceve le onde riflesse dalle scogliere di Punta del Papa.